La parola funambolo
la incontro spesso negli ultimi tempi. Ne ho scritto acchiappando la parola sospensione riferita a Philippe Petit e al suo “Trattato di funambulismo”. E sono stata particolarmente felice di leggerla in riferimento al nuovo libro di Breon O’Farrell, in uscita a breve per la casa editrice ChiPiùNeArt, intitolato “Galateo a sei zampe. Piccolo manuale di “bon ton” per cani e padroni”. Scrive lo scrittore Gabriele Romagnoli, nella prefazione: “Il rapporto uomo/cane è complesso e richiede di essere gestito con equilibrio. Breon O’Farrell è il funambolo che cammina sul guinzaglio e cerca di insegnare a chi si trova alle due estremità come comportarsi. A volte (glielo leggo negli occhi e nelle parole che scrive) gli riesce più facile con i cani. Nel suo primo libro “Philosophy Dog” cercava di spiegarci “l’arte di vivere con un cane”, in questo cerca di insegnarci come vivere con un cane e il resto dell’umanità. È un’impresa ben più ardua. Richiede una sorta di “contratto sociale” alla Rousseau che delimiti la libertà dell’uomo, del cane e del resto del mondo. Richiede buon senso, etica, disciplina. Richiede attenzione per lo spazio e il tempo condiviso. Richiede gentilezza. Da parte di tutti, quante siano le loro zampe. Si basa tanto sulla normativa quanto sull’esempio. Breon O’Farrell suggerisce l’una e l’altro. Nel farlo è moderatamente liberale e sapientemente imperativo. Ha vissuto a New York e Roma, sa che cosa è possibile aspettarsi da diversi ordini (e disordini) sociali. Non confonde l’utopia con la possibilità.”
L’introduzione dell’addestratore di cani e autore Breon O’Farrell è una promessa poi mantenuta nel piccolo volume tascabile del quale avevamo davvero bisogno, se non altro perché niente di simile era stato scritto: “Imparando a seguire i consigli di questo Galateo possiamo diventare cittadini migliori e persone più felici, soprattutto possiamo contribuire a formare una società bendisposta verso i nostri amici a quattro zampe. Impegnandoci ad abbracciare questa filosofia ci troviamo in una posizione unica per migliorare la nostra vita e quella dei nostri vicini di casa. Infatti, senza un Galateo, i padroni di cani possono essere spesso incoerenti, negligenti e maleducati, senza rendersene conto. (…) Infine, la ragione più importante di questo Galateo è che non esiste un libro simile e la maggior parte delle persone si comportano come gli sembra più facile al momento, concentrandosi solo su se stessi. Una certa dose di individualismo puo essere utile, ma come padroni di cani occuparci solo di noi stessi è una forma di egoismo negativo che si riflette su tutta la comunità e non solo sugli amici o i familiari. Se invece la maggioranza di noi impara a seguire regole condivise, sarà possibile creare una massa critica che ci renderà più sicuri e ci ricorderà di essere uniti da una visione più ampia del mondo canino. Questa filosofia ci consentirà di migliorare la nostra vita, quella dei nostri cari e dei nostri vicini. Ecco perché non mi preoccupo di offendere qualcuno, se ho la possibilità anche minima di aiutare un’intera comunità. Sentivo da tempo di dover scrivere come ci si deve comportare con il proprio cane. Qualcuno doveva farlo prima o poi!”
Le illustrazioni, come quella in anteprima nella foto di questo articolo, sono state disegnate da Lucia O’Farrell. Il libro sarà disponbile per gli ospiti dell’Agriturismo Il Cucciolo, il luogo creato da Breon O’Farrell, dove esercita la sua professione di educatore e addestratore cinofilo. Ma verrà distribuito in tutta Italia e presentato in varie città. A breve annunceremo l’uscita!